Linee guida

1. Tutelare gli interessi dei Dirigenti nei confronti delle controparti, ad ogni livello di interlocuzione. 

 

2. Migliorare la conoscenza del sistema del welfare e delle procedure di accesso alla previdenza e alla sanità nell’ambito sia pubblico sia privato. 

 

3. Favorire l'aggiornamento professionale e la certificazione delle competenze tramite gli Enti di formazione del sistema associativo di categoria. 

 

4. Facilitare le connessioni tra Dirigenti tramite il networking e creare opportunità di incontro ed approfondimento dei temi propri della categoria. 

 

5. Promuovere l'incontro Aziende-Dirigenti, favorendo l’incrocio di domanda e offerta di lavoro. 

 

6. Attivare le necessarie sinergie tra Dirigenti, in servizio e in quiescenza, per favorire, a tutti i livelli, una proficua collaborazione tra le generazioni, anche attraverso azioni di volontariato. 

 

7. Accrescere la consapevolezza del ruolo di Dirigente quale supporto indispensabile per il miglioramento della vita civile, nel rispetto prioritario della legalità e dei principi etici. 

 

8. Operare, in tutti gli ambiti, in modo socialmente responsabile per favorire, con l'esperienza e la professionalità dei Dirigenti, la crescita della collettività e del singolo. 

 

9. Incrementare la diffusione di criteri meritocratici che permettano di premiare qualità, motivazione, impegno personale, capacità di assumere responsabilità e di raggiungere gli obiettivi, senza distinzione di genere. 

 

10. Intendere la partecipazione al sistema associativo di categoria non come un’occasione per acquisire privilegi, ma come servizio attivo per la crescita degli associati e della società. 

 

Torino, 8 agosto 2024

 

Programma

Premessa

I componenti del gruppo Dirigenti Insieme, siano essi in servizio piuttosto che pensionati, siano essi giovani piuttosto che anziani, siano essi uomini piuttosto che donne, hanno trovato una sostanziale convergenza di vedute sulla necessità di intraprendere un nuovo percorso basato su alcune frasi e parole chiave condivise:

• Ascolto, coinvolgimento e valorizzazione degli iscritti;

• Osservatorio sugli iscritti;

• Position papers;

• Una nuova sede per Federmanager Torino;

• Attività di proselitismo nei confronti dei dirigenti/quadri non iscritti;

• Le donne manager e l’Associazione: un ruolo importante in continua evoluzione;

• I giovani dirigenti: un ruolo fondamentale per la crescita dell’Associazione;

• I dirigenti Seniores: l’importanza del loro coinvolgimento;

• Solidarietà generazionale:Una rappresentanza sindacale sempre più qualificata e preparata;

• Un migliore welfare previdenziale pubblico e privato ed una più efficace Previdenza ed assistenza sanitaria integrativa;

• L’innovazione come strumento per migliorare i processi relativi alle attività ed ai servizi erogati dall’Associazione ed alla comunicazione.

Ascolto, coinvolgimento e valorizzazione degli iscritti

L’Associazione deve dotarsi di metodi più moderni per interagire con gli iscritti, attivando opportuni canali bidirezionali on-line di comunicazione ed ascolto. Federmanager Torino deve diventare un “centro di interesse” capace di accogliere, stimolare e finalizzare le competenze e le esigenze di tutti gli iscritti. A questo scopo, è necessario un cambiamento sostanziale nel metodo di lavoro degli Organi Monocratici e Collegiali. Tutte le Cariche ed il Consiglio Direttivo devono rendersi interpreti della necessità di un cambiamento sostanziale, ormai indispensabile, per avvicinare l’Associazione ai suoi iscritti ed al Territorio. Ciò significa, in particolare, che deve crescere l’attenzione e la sensibilità di Federmanager nei confronti dei principali eventi politici, economici e sociali che investono il Paese ma anche rispetto all’importanza rivestita dall’innovazione tecnologica quale motore propulsore di crescita della cultura, della ricchezza collettiva e dell’occupazione a tutti i livelli. A dimostrazione di tali nuove attenzioni, l’Associazione dovrà:

• creare mirati questionari anonimi di indagine, da far compilare on-line agli iscritti su materie di loro interesse, curandone il loro lancio periodico via web ed utilizzando ed organizzando le informazioni di ritorno tramite l’uso di opportune piattaforme informatiche con l’obiettivo di creare un “Osservatorio sugli iscritti”, da alimentare ed integrare con una determinata periodicità;

• produrre “position papers” indispensabili per definire l’identità di Federmanager Torino ed i suoi princìpi guida, nonché per illustrare agli iscritti il quadro generale nel cui ambito acquistano valore e senso compiuto le azioni e le iniziative di volta in volta intraprese. Sui temi più rilevanti dovranno essere organizzati anche seminari e convegni, allo scopo di sviluppare il necessario coinvolgimento degli iscritti ed una loro partecipazione consapevole;

• porsi, sia verso l’interno che verso l’esterno, come un interlocutore autorevole e con ricchezza di contenuti, riconosciuto da tutti i soggetti di Rappresentanza presenti a livello territoriale, siano essi appartenenti al mondo della politica regionale e comunale, siano essi espressione delle varie Organizzazioni di settore;

avviare il processo per l’acquisizione di una nuova sede, più appropriata, più funzionale e più confortevole. Dopo alcuni trienni trascorsi senza essere approdati all’acquisto di una sede propria, si ribadisce con forza la necessità di reperire, sul mercato o tramite ricorso ad aste giudiziarie, una idonea “location” che consenta di ottimizzare al massimo le risorse umane e strumentali necessarie per dare nuovo impulso alle attività istituzionali ed ai servizi erogati e per creare le condizioni logistiche necessarie per usufruire di un luogo di aggregazione per tutti i soci, nell’ambito del quale sia possibile sviluppare nuove attività di interesse degli iscritti.

Attività di proselitismo nei confronti dei dirigenti/quadri non iscritti

Per rivitalizzare l’Associazione e metterla in condizione di acquisire nuove consistenti iscrizioni sia da parte dei Dirigenti che da parte dei Quadri non iscritti, è necessario adottare approcci ben diversi da quelli utilizzati in passato, aggiungendo che una particolare attenzione merita il coinvolgimento dei Quadri e delle Alte Professionalità, categorie verso le quali Federmanager deve apparire attrattiva ben oltre l’esercizio delle tipiche istanze sindacali.

Le donne manager e l’Associazione: un ruolo importante in continua evoluzione

Da tempo, la presenza delle donne manager nelle imprese rappresenta una componente importante, non più secondaria ed è in crescita ovunque nel mondo del lavoro e nei Paesi più evoluti. Nel sistema Federmanager, tale presenza ha già una rilevante consistenza, anche sotto il profilo qualitativo. Per favorire ulteriormente questo processo di crescita, è necessario che tutto il nostro Consiglio prenda coscienza della necessità di sviluppare tutte le sue attività utilizzando i contributi di tutti i suoi componenti, senza preclusioni e senza distinzioni di genere e di categoria di appartenenza e guardando esclusivamente alle disponibilità ed alle competenze. In tal senso, l’Associazione, che vive ed opera in ragione del contributo disinteressato della sua Rappresentanza consiliare e di tutti gli iscritti che si sono messi o si metteranno a disposizione, saprà essere un esempio, anche per il mondo imprenditoriale, di come occorre porsi nei confronti del “management al femminile” per evitare o, quanto meno, per ridurre progressivamente, laddove ne esistano, le discriminazioni di genere che rappresentano l’antitesi e la negazione dei valori connessi al merito. Da tale esempio ci si deve attendere una marcata attenzione, da parte delle aziende ove opera il nostro management, verso la necessità di introdurre o di rafforzare i criteri di attribuzione degli incarichi e dei relativi trattamenti retributivi, che devono ispirarsi ad una effettiva pariteticità uomo-donna.

Le donne manager dell’Associazione rappresentano, alla stessa stregua degli uomini, un patrimonio importante per lo sviluppo e la diffusione qualificata dell’Associazione su tutto il suo territorio e sono portatrici di importanti valori umani che, per determinati temi ed in determinate situazioni, le fanno o le dovrebbero far preferire, trascurando le anomalìe del passato e puntando decisamente al futuro con fiducia e determinazione.

I giovani dirigenti: un ruolo fondamentale per la crescita dell’Associazione

Occorre coinvolgere maggiormente i giovani dirigenti iscritti all’Associazione, tramite l’uso di strumenti di comunicazione moderni e tecnologicamente evoluti che supportino l’informazione digitale, con l’obiettivo di raggiungerli ovunque essi siano e di fornire loro una informazione via web, fresca, ricca di contenuti ma essenziali e snelli, riservando ad altri spazi di comunicazione gli approfondimenti su temi di particolare interesse.

Considerata la facilità di diffusione di tale informazione digitale, con assenza di costi, è indispensabile utilizzarla per catturare le attenzioni di tutti quei dirigenti non ancora iscritti, soprattutto giovani, per far loro conoscere l’Associazione e le opportunità ed i servizi che offre ai suoi iscritti.

I dirigenti Seniores: l’importanza del loro coinvolgimento

Cresce la popolazione anziana e quindi anche i dirigenti Seniores, iscritti e non alla nostra Associazione. Essi sono maggiormente dotati di risorse culturali ed economiche e, quindi, più orientati a promuovere il proprio benessere, con una vita ricca di soddisfazioni ed interessi, attiva e da vivere in relazione con gli altri.

Questa fascia di popolazione viene comunemente definita con il termine “Seniores” ed essa individua, ormai, un nuovo segmento demografico che sta sempre più destando l’attenzione degli osservatori in quanto i “Seniores” stanno diventando sempre più numerosi e con un peso socio-economico crescente.

L’Associazione ha creato, sul finire del 2017, il nuovo Gruppo Seniores di Federmanager Torino e molto incoraggiante è stata la loro partecipazione ad alcuni eventi organizzati dall’Associazione ed aventi come tema predominante la salute e il benessere dei nostri iscritti appartenenti a questa fascia di età.

Occorre proseguire su queste iniziative di coinvolgimento dei nostri Seniores che potranno trattare temi come, ad esempio, le attività da invecchiamento attivo, i consumi e gli stili di vita, le nuove tecnologie, le soluzioni abitative, il volontariato e le attività culturali.

La solidarietà generazionale

Per ragioni strutturali, Federmanager è ricca di competenze maturate dai suoi iscritti in decenni di duro lavoro svolto in azienda. Sono competenze preziose che i numerosi iscritti già in pensione possono e devono mettere a disposizione dei più giovani nell’ambito di iniziative progettuali autonome del territorio o sostenute da contributi nazionali e/o da contributi di Enti e Istituzioni pubbliche. I progetti di ausilio ai giovani sono leve distintive dell’Associazione che suggellano un cambiamento culturale tra generazioni ed una stretta vicinanza, che cambia e si evolve, tra Federmanager Torino e il suo Territorio.

Una rappresentanza sindacale sempre più qualificata e preparata

I dirigenti delle RSA sono i nostri primi testimonial all’interno delle aziende, i quali, oltre a ricevere il massimo supporto dall’Associazione nelle tradizionali interazioni e trattative con l’Azienda, devono diventare il veicolo per far conoscere ai colleghi, fornendo loro nuovi strumenti di dialogo e di confronto, l’offerta di Federmanager, il sistema di welfare, le attività bilaterali, ecc…

Un migliore welfare previdenziale pubblico e privato ed una più efficace assistenza sanitaria integrativa

Già oggi ed ancor più nel prossimo futuro, il ruolo dei pensionati, in particolare ex dirigenti, dovrà essere integralmente rivisto, anche in ragione delle competenze maturate dai medesimi e della crescita degli over 60 tra le fasce della popolazione. L’Istituto Cattaneo definisce tale situazione come “tenaglia generazionale”, visto che nel 2018 gli over 60 hanno superato gli under 30 e che questa situazione è destinata a perpetuarsi e ad accentuarsi negli anni a venire. I dirigenti pensionati non possono più essere considerati un costo per la Collettività ma, piuttosto, un’opportunità per il Paese e devono, dunque, essere sindacalmente protetti e valorizzati, impegnandoli in progetti di trasferimento di competenze sul Territorio, ma anche essere sempre meglio assistiti sul piano previdenziale e sanitario, pubblico ed integrativo.

L’innovazione come strumento per migliorare i processi relativi alle attività ed ai servizi erogati dall’Associazione ed alla comunicazione

Siamo ormai in prossimità di un radicale cambio di paradigma epocale, basato sull’utilizzo massiccio dell’intelligenza artificiale. Ci sono rischi ed opportunità che vanno gestiti ma è necessario, prima di tutto, comprendere le caratteristiche peculiari di questo cambiamento. In base alla ben nota legge della società tecnologica di Dennis Gabor, secondo cui “tutto ciò che è tecnicamente fattibile verrà fatto”, questo cambiamento non è eludibile e molto può e deve fare l’Associazione nei confronti dei suoi iscritti, con iniziative ed eventi informativi. Come valore aggiunto, il settore dell’innovazione è, inoltre, il principale tavolo di confronto tra le generazioni e può e deve diventare strumento pervasivo della solidarietà generazionale.